Una serata speciale si è svolta presso il Polo Culturale Beniamino Gigli per fare il punto sul presente e sul futuro del Porto Sant’Elpidio Basket, una società che nel 2025 celebra 72 anni di storia. Fondata nel 1953 con il nome San Crispino, la squadra ha attraversato generazioni di appassionati, vissuto trasformazioni e momenti cruciali, restando sempre un punto di riferimento per la città e il movimento cestistico marchigiano.
A condurre le danze, Roberto Cicchinè, che ha tracciato un bilancio estremamente positivo della stagione appena conclusa: semifinale playoff persa contro la corazzata Forlimpopoli, promossa in B Interregionale con un record nazionale di 33 vinte su 33 giocate; il ritorno del grande pubblico sugli spalti, segnale evidente di un rinnovato entusiasmo in città e un gestione economica efficace che ha permesso di raggiungere traguardi concreti nonostante un budget limitato. Tutti obiettivi annunciati a inizio stagione e pienamente centrati.
Il direttore generale Emidio Pizi ha raccontato le difficoltà affrontate: infortuni a giocatori chiave, incertezze iniziali che avevano persino fatto considerare l’iscrizione alla Serie D. Il tutto superato grazie al sostegno degli sponsor, della comunità e a una coesione interna solida.
Confermata la permanenza in Serie C, il club guarda avanti: si ripartirà dallo “zoccolo duro” dell’attuale rosa, con interventi mirati per rafforzare i reparti più deboli. La disponibilità definitiva del budget si avrà a fine giugno, ma la linea guida è chiara: crescere, restando sostenibili.
L’organizzazione interna necessita ora di nuove energie: i volontari attivi sono pochi e l’età media elevata. Si cercano figure non solo finanziatrici, ma operative, disposte a contribuire attivamente alla gestione quotidiana. L’esperienza offerta da una società sportiva – tra trasferte, emozioni, analisi e imprevisti – è, come detto, “una ricompensa umana, non economica”.
Il progetto tecnico punta in alto, ma senza dimenticare le radici. Il sogno dichiarato è quello di costruire un domani una squadra formata interamente da ragazzi di Porto Sant’Elpidio. Non sarà facile, ma alcuni giovani sono già pronti al salto, e si spera anche in qualche “ritorno eccellente”.
Fondamentale in questo percorso sarà ancora l’appoggio di realtà locali come la BioTre Servizi e partner come Giuseppe Cappella.
Tra le novità più importanti presentate c’è la nascita di un nucleo di azionariato popolare, guidato da tifosi, illustrato dal Direttore Marketing Agostino Renzi: circa 30 sostenitori attivi che, con l’acquisto di un abbonamento e il coinvolgimento diretto nella vita societaria, diventeranno parte integrante del progetto.
L’obiettivo è ambizioso ma concreto: raggiungere quota 500 abbonamenti, così da garantire una base economica stabile e una partecipazione diffusa. I prezzi resteranno popolari: 70 euro per 13-14 partite casalinghe, a fronte di un singolo biglietto di 8 euro.
La campagna prenderà il via nei primi giorni di Luglio con una fase di prevendita: ogni abbonato riceverà un attestato nominale, utile anche per creare un archivio fedeltà. I veri abbonamenti saranno poi distribuiti al momento dell’uscita del calendario ufficiale della Federazione.
Parola anche a chi scende in campo ogni domenica, Diego Torresi, che come sempre ha le idee chiare e in linea con la società, per tornare dove Porto Sant’Elpidio merita, la serie B, serve unione e collaborazione, dai tifosi, alla squadra, alla società. Serve fare quadrato sotto gli stessi colori.
Il messaggio finale, lanciato con passione dal direttore marketing Agostino Renzi, è semplice ma potente: “Vi invito con il cuore”. Sostenere il Porto Sant’Elpidio Basket oggi significa costruire qualcosa di duraturo, autentico e radicato nel territorio. Ogni abbonamento non è solo un posto a sedere, ma un mattoncino nella costruzione di una comunità sportiva unita, viva, consapevole.
Il Porto Sant’Elpidio Basket non è solo una squadra: è una storia collettiva fatta di emozioni, sacrifici e ambizioni.
Oggi più che mai, la società lancia un appello alla responsabilità condivisa: tifosi, sponsor, istituzioni, volontari. Tutti possono essere protagonisti di un nuovo capitolo. Le poltrone, come è stato detto, “sono libere”. Sta a noi decidere se sederci… o restare a guardare!
Ufficio Stampa Porto Sant’Elpidio Basket 14/06/2025